sabato 10 agosto 2013

Il lato oscuro della storia

Dal sito di Repubblica del 10 Agosto 2013 (380 giri attorno al Sole dopo la condanna di Galileo Galilei). 
CITTA' DEL VATICANO - Confratello e connazionale del Papa, il gesuita Josè Gabriel Funes, astronomo e direttore della Specola Vaticana, fa parte della generazione che è cresciuta guardando Star Trek, il telefilm originale, nel pomeriggio, dopo aver fatto i compiti per la scuola. "Posso dire", scrive sull'Osservatore Romano, "che sono un trekkie, piuttosto che un fan di Star Wars".
Forse qualcuno avrebbe dovuto suggerire a padre Funes che il termine trekkie non è gradito ai cultori della serie televisiva perché ritenuto denigratorio per l'assonanza con il termine groupie che la celebre enciclopedia on-line Wikipedia così definisce: "Con il termine groupie si è iniziato ad identificare, a partire dagli anni sessanta, le ragazze che accompagnavano le rockstar in gran parte delle loro tournée, assecondandone con entusiasmo la vita sregolata (!) e le sfrenatezze sessuali (!!!), e divenendo quindi vere e proprie componenti del loro entourage".


Intervista a Funes pubblicata il 14 maggio 2008 sul quotidiano della santa sede.
(Che fosse più appropriato anteporre al titolo  la congiunzione "anche" ?)


Per i fan di Star Wars invece riporto tre interessanti citazioni:

  • La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza.
  • Sempre due ci sono... Né più né meno... Un Maestro, e un Apprendista. 
  • È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi.

  Continuiamo a leggere l'intervista al gesuita astronomo:
Ricordando nel suo editoriale l'invito che Francesco ha rivolto ai gesuiti, e a tutta la Chiesa, di frequentare  le periferie, lo scienziato e religioso cita infatti le mitiche parole del vecchio telefilm: "Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima". "Trovo queste parole particolarmente belle", spiega Funes, "perché interpretano il desiderio, molto umano, di conoscere ed esplorare l'universo".
(Forse non sono proprio le frontiere intese dal vescovo di Roma.)

"Questa è anche la missione della Specola vaticana. Papa Francesco", ricorda infatti Funes, "ci ha invitato a percorrere cammini di ricerca, cammini creativi. La scienza è uno di questi cammini che i gesuiti hanno percorso nei secoli". (sic!)

Lettera autografa del "matematico" gesuita Grassi al Generale della Compagnia di Gesù  Vitelleschi
per chiedere l'intervento dell'inquisizione contro Galileo Galilei

link all'articolo:

http://www.repubblica.it/esteri/perdonalinonsannoquellochedicono.html

Termino con una immagine a perenne ricordo  della suddetta  "secolare ricerca":



Targa posta alla base della statua di Giordano Bruno  nella piazza ove egli morì
per cause oscure il 17 febbraio 1600.




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